Palafitte di Canar
L’età del Bronzo nell’Italia settentrionale è caratterizzata, nel periodo del Bronzo antico, dalla cultura palafitticola e nel Bronzo medio dalla cultura terramaricola che costituiscono il primo massiccio popolamento della pianura padana. Le “palafitte” sono presenti a sud e a nord delle Alpi fin dal Neolitico, ma è proprio nell’antica età del Bronzo, caratterizzata dalla cultura di Polada che questa tipologia abitativa si espande nell’Italia Settentrionale. La varietà delle soluzioni abitative (capanne su piattaforme lignee saldate a pali infissi in terreni umidi – bonifiche o su palafitte sopraelevate sull’acqua di fiumi, laghi e paludi) e lo sfruttamento ad ampio raggio delle risorse alimentare sembrano indicare una certa adattabilità alle variazioni ambientali. Nell’area alto polesana, nel comune di Castelnovo Bariano gli scavi condotti a partire dal 1977 hanno portato alla luce, in località Canàr, i resti di una palafitta sorta presso una palude formata dal fiume Tartaro e databile tra 1940 e il 1850 a.c. in una fase avanzata del Bronzo antico. Gli antichi abitanti di Canàr scavarono una serie di fossati drenanti ad “U”, palizzate e steccati per poi realizzare diverse abitazioni tra cui quella ad impianto palafitticolo su un impalcato aereo basso con pali a plinto. Questo sistema di costruzione è stato riprodotto nelle sale del Museo dei Grandi Fiumi dove è rappresentata una sezione della palafitta di Canàr.